Il famoso treno che trasporta e conserva l’innocenza della fanciullezza è passato nei giorni scorsi anche da Montoro, frazione di Filottrano (AN), ha coinvolto i più piccoli e contagiato anche i grandi, improvvisamente tornati ragazzi.
Complici la passione per la manualità, una grande quantità di materia prima discesa dal cielo e la temperatura polare che in queste settimane ha colpito tutta l’Italia. Gianluca Giachini, animatore di “Manualità, un gioco da ragazzi”, con sua moglie Loredana e alcuni specialisti di architettura eschimese, con l’aiuto di un manipolo di ragazzi entusiasti hanno costruito un vero e proprio igloo.
Ecco il metodo di esecuzione, per gradi. Disegnare le sue fondamenta: si è tracciato nella neve, schiacciata preventivamente per rendere più solida la futura costruzione, un cerchio, reso preciso dai ragazzi di Montoro che hanno usato come fulcro e compasso un alberello.
Naturalmente, i ragazzi hanno prima chiesto all’alberello il permesso di costruire tutto intorno al suo fusto, come si fa correttamente per tutte le concessioni edilizie.
Costruire: sulla base del diametro dell’igloo è stata decisa dagli esperti “montoreschimesi”, la giusta dimensione dei blocchi per la sua costruzione. I ragazzi hanno avuto la brillante idea di procurarsi alcuni stampi ricavandoli da semplici cassette di plastica, dopodichè hanno cominciato a produrre “mattone” su “mattone”, sotto la supervisione di Saverio. Si è trattato di raccogliere e comprimere con tutte le forze neve e ghiaccio insieme, con un sapiente impasto, né troppo duro, cosa che ne avrebbe impedito la smussatura al momento della posa e né troppo friabile, che avrebbe potuto compromettere la stabilità della costruzione.
Ogni solido preparato è stato trasportato da Gianluca e da Loredana, i portamattoni ufficiali dell’iniziativa, insieme ai ragazzi, mentre Giordano ha sovrinteso alla posa e alla rifinitura esterna.
Consolidare: in una fase intermedia di questa ardita realizzazione si è resa necessaria una “cementificazione” della parte alzata, i ragazzi hanno usato un tavolo di plastica come trabeazione temporanea, in modo che i blocchi potessero ben stabilizzarsi gli uni sugli altri.
Rifinire: l’igloo è stato poi ultimato in altezza, a questo punto è intervenuta Valentina che ha seguito i ragazzi nella creazione delle rifiniture interne, con la realizzazione tra l’altro, di una suggestiva finestra.
Dopo uno sfiancante pomeriggio di lavoro, non poteva mancare l’inaugurazione in notturna, il cielo stellato a fare da soffitto e il saluto di un amico speciale, un pinguino sceso dal Polar Express che, per la comodità della costruzione, ha deciso di non andarsene più da lì. Ragazzi di Montoro, allo scioglimento dei ghiacci, dateci sue notizie! I.B.