All’Oratorio di Montoro (AN) il Carnevale scorre sul doppio filo della gara di maschere proposte dagli animatori Gianluca Giachini e Valentina Galliani. I ragazzi hanno avuto solo l’imbarazzo della scelta. Il ”modello Valentina” consiste nel fare un calco in cartapesta da una maschera vera per creare una “faccia-base” e, successivamente, personalizzarla.
Il “modello Gianluca” permette di preparare una faccia-base con un piatto di plastica e due cucchiai messi in opportuna posizione in modo che la parte concava dei cucchiai sia esterna alla circonferenza del piatto, anche in questo caso, è necessario rivestire tutto con carta di giornale e carta casa intrisi di colla vinilica. Una volta che la colla si è asciugata, entrambe le maschere-base sono pronte per personalizzazione e la colorazione. Il naso? No problem, ci vuole un altro cucchiaio! La barba si può fare con carta paglia e una debordante criniera è realizzata con cotone cartonato, così come un grazioso paio di trecce da squaw si ricavano da rotolini di carta di giornale. E poi orsi, conigli volpi…tutto è permesso a Carnevale. I.B.