Conflenti, un laboratorio sempre più elettrizzante

hanoi

Dalla piccola falegnameria ai circuiti elettrici, in alcune mosse ben assestate i giovani fai da te di Conflenti (CZ) guidati da Carlo Audino, stanno acquisendo in poche settimane importanti conoscenze da esperti bricoleur e versatili capacità manuali. S’incontrano ogni sabato e realizzano qualcosa di nuovo. In uno di questi hanno segato, levigato, forato…per fare cosa? Un introvabile e intrigante oggetto multifunzione, il condensato di un rompicapo, di un gioco e di un oggetto per la casa!

Inizialmente i ragazzi si sono adoperati per costruire quello che pensavano fosse un semplice portachiavi da muro, ma quando hanno ricevuto le rondelle ed è stato loro spiegato come utilizzarle su quella strana tavoletta, la sfida della “Torre di Hanoi” è diventata una febbre difficile da far abbassare. Nulla vieterà ai nostri geniali fai da te di appendere in camera l’elegante portachiavi e, al momento opportuno, toglierlo dal muro per  scatenarsi in un duello di logica, velocità e memoria.

Insieme a Carlo Audino, in un altro magico sabato, Franco Marotta, esperto elettricista, si è dedicato a spiegare ai ragazzi i segreti dell’elettricità. Dapprima sono stati spiegati alcuni semplici concetti come energia, polo positivo, negativo. E poi subito al lavoro, in piccoli gruppi da 2-3 bambini ciascuno.

Ogni gruppo ha avuto a disposizione un kit contenente il materiale necessario per realizzare un piccolo circuito elettrico: due lampadine collegate in serie, comandate da un interruttore e alimentate da una batteria. Con un po’ di timidezza iniziale – ma insomma, non ci dicono sempre di stare lontano dagli interruttori e dai cavi elettrici?!  – i ragazzi si sono messi al lavoro. Nelle foto stanno serrando i fili nelle morsettiere con i cacciavite per creare i circuiti alimentati da una batteria da 4,5 V, in cui chiudendo un interruttore si accendono le lampadine.

Hanno agito subito con molta cautela sotto la guida dei loro insegnanti ma poi, quando il primo gruppo è riuscito a realizzare l’impianto, anche gli altri hanno voluto “a spron battuto” “elettrizzarsi”: allora quelli che avevano già terminato il pannello hanno aiutato gli altri a completarlo. E’ così che il laboratorio di Conflenti presso la Basilica di Maria Santissima di Visora è diventato tutto una luce di valenti falegnami, di bravi elettricisti, di generosi compagni di lavoro.

I.B.

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