Estate: è così importante per i ragazzi vivere all’aperto, a contatto con la Natura e, per i più fortunati, con il proprio giardino o quello dei nonni o di amici. Basta un fazzoletto di terra e il divertimento è assicurato, insieme all’occasione di percepire ciò che li circonda in maniera più diretta e vivida. Vista, udito, olfatto e tatto “a tutto campo” per sviluppare nuove competenze tra sensibilità sensoriale e ambientale.
Ecco quattro verdissimi esempi. Franco, 6 anni, di Avellino, conosce a una a una le piante del suo giardino e aiuta il papà Carmine Picariello ad averne cura. C’è il bosso che forma un’alta siepe e che va riordinato periodicamente, c’è un’acacia selvatica che offre la sua ombra e non ha bisogno di troppa manutenzione ma ha le spine e bisogna stare attenti, ci sono i tulipani, di cui bisogna pulire periodicamente i bulbi per poi interrarli nuovamente nella stagione giusta, c’è l’esuberante e profumatissimo glicine che ogni tanto ha bisogno di una spuntatina, “barba e capelli”. Ci sono soprattutto le lavande. Quando fioriscono, Franco, dopo aver aiutato il papà nella coltivazione e nella cura dei vasti cespugli, aiuta la mamma Carmela a lavorare le spighe, tagliandole, pulendole da parti inutili, sgranandole, e suddividendo in piccole quantità i profumatissimi grani. Ultima fase del lavoro di giovane “mastro profumiere” è quella di raccogliere i mucchietti in ritagli di stoffa, di tulle o di garza, chiuderli ben stretti con un nastro, per fare i sacchetti profuma-biancheria.
Anche il gruppo di ragazzi della parrocchia di Poggio Berni e Camerano (RN), durante il campo estivo 2012, si è cimentato nella profumeria artigianale, realizzando saponette aromatiche e decorative. Sono occorsi: scaglie di sapone del tipo Marsiglia, bagno schiuma liquido, formine da biscotti di vario soggetto (stella, cuore…), un mattarello e la carta forno per la lavorazione, fiori secchi e brillantini per la decorazione, coloranti alimentari ed essenze per personalizzare anche il profumo e il colore dell’ amalgama. I ragazzi si sono divertiti molto a impastare le scaglie di Marsiglia con il bagnoschiuma liquido, aggiungendone un po’ alla volta, fino a ottenere una consistenza morbida ed equilibrata. In questa fase della lavorazione, la pazienza di incorporare a poco a poco il liquido è importantissima perché, se l’impasto non viene amalgamato bene, tende poi a sbriciolarsi come pasta frolla. Chi vuole aggiungere fiori secchi, coloranti ed essenze, ora è il momento. A questo punto, si mette l’impasto in un foglio di carta forno ripiegato, in modo che non si attacchi durante i vari passaggi del matterello, si procede fino a rendere la superficie liscia e dello spessore di 1 cm. Se non si è soddisfatti, si può girare il composto più e più volte per renderlo sempre più liscio. In ultimo, con le formine si taglia il composto e si decora a piacere: brillantini, glitter, altri fiori.

Matteo, Nicholas, Valentina e Irene, di Castel San Pietro Terme (BO) sono i nipoti di Giustina Franceschelli e costituiscono una giovane e valida squadra di giardinieri a servizio del giardino della nonna, di cui curano ognuno una parte. Matteo, 6 anni, è addetto a togliere le erbacce e a mettere nella giusta posizione Biancaneve e i sette nani, che non è mai la stessa per lungo tempo, non sia mai che l’eroina e gli eroi dell’omonima fiaba debbano annoiarsi dello stesso paesaggio! Nicholas, 10 anni, è l’esperto di piante aromatiche, sovrintende a menta, maggiorana, origano e basilico, le cima periodicamente per non farle “andare in semenza” e ne cura il nutrimento e l’annaffiatura che non deve essere troppa né troppo poca. Solo con il suo permesso in famiglia ne possono asportare le preziose profumate foglioline. Valentina e Irene, entrambe di 11 anni, si occupano dei gerani e delle rose, un compito da grandi. Ne conoscono i nomi e le varietà, i primi hanno bisogno di un’instancabile pulizia, che consiste nell’asportare il fiore vecchio ormai appassito per far spazio ai nuovi e di un’equilibrata quantità d’acqua. Anche le rose richiedono la loro continua e coscienziosa sorveglianza. Valentina e Irene le potano, le osservano con responsabilità di giovani e oculate giardiniere: sanno perfettamente che una distrazione, potrebbe portare le piante a loro affidate ad ammalarsi o a essere invase da afidi e bruchi che ne divorerebbero le foglie più tenere o le profumate corolle.
I ragazzi di Conflenti (CZ) progettano, realizzano e allestiscono una recinzione che circondi l’aiuola davanti al famoso Santuario di Maria Santissima di Visora. La protezione servirà a non far calpestare i fiori ai turisti malaccorti e a evidenziare la bellezza del giovane olmo che campeggia sulla piazza. Per fare questo hanno ritirato vecchi bancali dalla discarica, li hanno smontati con l’aiuto dei grandi, poi li hanno ripuliti, carteggiati, tagliati a misura, impregnati e rimontati. Un lavoro tra laboratorio e aria aperta che attualmente abbellisce il paese: ogni elemento della staccionata è contrassegnato dal nome – e dalla fierezza di aver fatto qualcosa di speciale con le proprie mani – del giovane che l’ha realizzato. I.B.