Nei laboratori di Manualità Ragazzi succedono le cose più strane, sarà che i bambini e i ragazzi hanno fantasia e creatività da vendere, sarà che spesso e volentieri i loro animatori sono più bizzarri e audaci di loro. A San Possidonio (MO), nella fattoria didattica Il dolce tarlo, il tempo e la Storia, quella con la S maiuscola, camminano all’indietro, riavvolgendosi secondo il gusto dei suoi giovani apprendisti. Ma che cosa è successo?
Era la primavera scorsa quando a Franco Famulari, restauratore, falegname, apicultore, ideatore e animatore del Dolce Tarlo, veniva chiesto dai ragazzi di progettare un supercamiocino con ribalta da realizzare alla falegnameria ed ecco fatto, alcuni fogli di legno dai quali ricavare le ruote, pianale e cabinato, assemblati diligentemente con chiodi e colla.
Quest’estate, i ragazzi ospiti dei corsi, vedendo il camioncino che cosa hanno detto: “Bello! Ma noi vogliamo la catapulta!”
La catapulta? Il nostro progenitore, inventore della ruota, avrebbe certamente un sussulto: “Ma come? Mi sono sforzato di spingere avanti l’umanità verso il progresso e questi ragazzi dal camion mi balzano indietro alla catapulta? Cose dell’altro mondo (moderno)!”
Dice Famulari: “Tutti vogliono fare la catapulta, perché durante l’estate qui in zona è usanza visitare i castelli medievali e partecipare alle manifestazioni in costume che spesso hanno o parlano della catapulta, così ai bambini rimane impresso questo strano oggetto e vogliono realizzarlo da soli.”
Occorrente: un foglio di abete di 30-40 cm per piattaforma e ruote, tondino di faggio da 8 mm e blocchetto in massello per il braccio, robusti elastici.
Istruzioni: si taglia una rettangolo di circa 8×20, ai lati lunghi della piattaforma si mettono le 4 ruote mentre ai lati corti 2 supporti che sostengono il braccio.
Ogni bambino oltre a segare e levigare il legno impara anche a fresare: attività in questo caso di precisione perché bisogna creare il giusto alveo nel blocco massello, che ospiterà la piccola pietra che verrà poi lanciata non appena attivato il gioco di elastici.
Al Dolce Tarlo arrivano sia singole famiglie, sia gruppi di bambini che vogliono trascorrere giornate diverse sia intere scolaresche: un posto magico dove, come abbiamo visto, la Storia non va necessariamente avanti ma si permette, a richiesta dei suoi giovanissimi protagonisti, di piroettare per il piacere del fare di tutti.
A breve al Dolce Tarlo ci sarà un’altra magia.
Franco Famulari con la moglie Annalisa sta preparando un altro percorso di conoscenza pratica, dedicato ai giovanissimi: “il sentiero delle erbe spontanee”. Comincerà la primavera prossima, i bambini potranno inoltrarsi in un folto bosco di bambù, attraente a pauroso insieme, dove vedranno, costruita dall’animatore stesso, la “Casa della fata delle erbe”, e potranno interrogare la misteriosa proprietaria per sapere da lei tutti i segreti del bosco e delle erbe medicinali.
Sono le magie della manualità e del credere che i giovani siano veramente la speranza per il nostro futuro.
I.B.